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AMPUTAZIONE ARTO
L’amputazione è la rimozione chirurgica di un arto danneggiato in maniera irreparabile.
Può essere causata da incidenti, malattie e patologie congenite e successivamente il moncone viene suturato. La percentuale di amputazione di arti è molto più elevata nelle persone con diabete.
FATTORI EZIOLOGICI O SCATENANTI:
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DIAGNOSI INFERMIERISTICHE:
Nel preoperatorio:
Ansia, correlata a insufficiente conoscenza della routine postoperatoria, della delle sensazioni postoperatorie e delle tecniche per la deambulazione con le stampelle.
Rischio elevato di compromissione della mobilità, correlato a limitazione del movimento secondaria a dolore.
Rischio elevato di disturbo dell’immagine corporea, correlato a effetti negativi percepiti dell’amputazione sullo stile di vita.
Dolore, correlato a interruzione chirurgica di strutture corporee.
DIAGNOSI INFERMIERISTICA 2: OBIETTIVI INFERMIERISTICI:
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CRITERI DI RISULTATO:
Al momento della dimissione il pz:
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INTERVENTI NFERMIERISTICI:
Sollevare l’arto solo nelle prime 24 ore
MOTIVAZIONE SCIENTIFICA: questo riduce l’edema ma se dura a lungo causa contratture).
Iniziare il trasferimento sulla sedia e la deambulazione il prima possibile, e comunque dopo circa 24 ore dall’intervento.
Consultare il fisioterapista per l’inizio degli esercizi, che servono per il rafforzamento dei muscoli.
Insegnare al pz a eseguire esercizi attivi di escursione articolare degli arti non interessati, almeno 4 volte al giorno.
Insegnare al pz a evitare una prolungata posizione seduta che potrebbe causare contratture.
Aiutare il pz ad assumere la posizione prona almeno 4 volte al giorno e incoraggiarlo a dormire così.
MOTIVAZIONE SCIENTIFICA: questa posizione pone el articolazioni pelviche in estensione prevenendo le contratture
Istruire il pz con amputazione dell’arto inferiore, a chiedere aiuto quando deve alzarsi, mettee vicino il campanello e tutte le cose a lui necessarie, per evitare rischi di cadute.
Dopo l’amputazione dell’arto inferiore, rinforzare la capacità di deambulare con l’uso delle stampelle o altri ausili.
PROBLEMI COLLABORATIVI:
EMORRAGIA
EDEMA DEL MONCONE
EMATOMA NELLA SEDE DI AMPUTAZIONE
CP: EMORRAGIA
OBIETTTIVI INFERMIERISTICI:
l’infermiere gestirà e ridurrà al minimo le complicanze postoperatorie.
CRITERI DI RISULTATO:
entro un giorno dall’intervento il pz:
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Entro 3 giorni il pz:
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INTERVENTI INFERMIERISTICI:
Monitorare per rilevare segni e sintomi di emorragia/shock:
Aumento della frequenza del polso con PA normale o un po’ ridotta, aumento della FR
Diuresi inferiore a 30ml/ora
Irrequietezza, agitazione, confusione mentale
Riduzione dei polsi periferici
Cute fredda, pallida, cianotica
Sete
MOTIVAZIONE SCIENTIFICA: La risposta compensatoria della riduzione del volume circolatorio, tende a aumentare l’ossigenazione ematica aumentando FC e FR e riducendo la cicolazione periferica con riduzione dei polsi periferici e cute fredda.
Monitorare entrate e uscite (perdita di liquidi durante l’intervento chirurgico può comprometteren il bilancio idrico).
PIANO DI DIMISSIONE:
Al momento della dimissione la documentazione evidenzia:
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PROMEMORIA:
Prima della dimissione pz e familiari:
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