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Cancro laringe

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CASO CLINICO 57- ADULTO- CARCINOMA DELLA LARINGE- ORL


DESCRIZIONE DELLA PATOLOGIA


Il cancro della laringe è un tumore maligno nella laringe. È potenzialmente curabile se diagnosticato precocemente. Rappresenta meno dell’1% di tuti i tumori e si verifica circa quattro volte più frequentemente nei maschi che nelle femmine, più comunemente nelle persone tra i 50 e i 70 anni di età. L’incidenza di cancro della laringe è in continuo declino, tuttavia l’incidenza nelle femmine, in rapporto ai maschi, continua ad aumentare. I cancerogeni che sono stati associati allo sviluppo di cancro della laringe comprendono il tabacco e l’alcol e i loro effetti combinati, segatura di legno, derivati del catrame, del cuoio e dei metalli. Altri fattori che concorrono comprendono l’abuso della voce, la laringite cronica, la predisposizione familiare. La proliferazione si può verificare in tre diverse aree: l’area glottica, l’area sovraglottica e sottoglottica. Si manifesta con raucedine che dura più di due settimane viene notata precocemente nel paziente con cancro dell’area glottica, perché il tumore ostacola l’azione delle corde vocali durante la fonazione. i suoni vocali non costituiscono segni precoci di tumore sottoglottico o sovraglottico. Il pz può lamentare tosse o mal di gola che persistono nel tempo e dolore o bruciore in gola, specialmente quando beve liquidi caldi o succhi di agrumi. Tra i sintomi tardivi vi sono la disfagia, la dispnea, la raucedine persistente e alito pesante. Il trattamento del cancro della laringe dipende dalla stadi azione del tumore, che comprende la localizzazione, la dimensione, l’istologia del tumore e il coinvolgimento e l’estensione dei linfonodi cervicali. Le opzioni di trattamento includono la chirurgia, radioterapia e la chemioterapia. La prognosi dipende da diversi fattori: stadi azione del tumore, sesso ed età del paziente e caratteristiche patologiche del tumore, compresi il grado e la profondità dell’infiltrazione. La chirurgia e la radioterapia sono metodi efficaci negli stadi precoci del cancro della laringe. La chemioterapia è stata usata tradizionalmente per le recidive o le metastasi.


1^ DIAGNOSI

Rischio elevato di liberazione inefficace delle vie aeree, correlato ad aumento di secrezioni secondario a tracheotomia, ostruzione della cannula interna

Obiettivo

il paziente manterrà le vie aeree libere ( a breve termine)

indicatori di risultato

il paziente, durante la degenza, manterrà pervio il tubo da tracheotomia
il paziente, durante la degenza, tossirà in maniera efficace per liberare le vie aeree

interventi

- sollevare la testata del letto a 30-45°

spiegazione scientifica

questa posizione facilità una respirazione ottimale aumentando il drenaggio delle secrezioni

interventi

incoraggiare il paziente a respirare profondamente e a tossire con regolarità

spiegazione scientifica

la respirazione profonda riduce il ristagno di secrezioni, che la tosse aiuta ad espellere

interventi

assicurare un adeguata umidificazione dell’aria inspirata

spiegazione scientifica

l’umidificazione è necessaria per sostituire l’umidificazione fisiologica fornita dalle strutture nasofaringee. Un deficit di midificazione potrebbe determinare secchezza della mucosa tracheale e interruzione del processo di trasporto muco ciliare, con conseguenti incrostazioni mucose e possibile sviluppo di tracheite

interventi

controllare e pulire con regolarità il tubo da tracheotomia

spiegazione scientifica

le incrostazioni dovute alle secrezioni potrebbero ostruire le vie aeree o rappresentare una sorgente di infezione


2^ DIAGNOSI

Rischio elevato di infezione, correlato ad accumulo di secrezioni e esclusione delle difese delle vie aeree superiori

3^ DIAGNOSI

Compromissione della comunicazione verbale, correlata a incapacità di articolare le parole secondaria a tracheostomia

1^ PROBLEMA COLLABORATIVO

Complicanza potenziale: ipossia

Obiettivi

il paziente non mostrerà segni di ipossia ( obiettivo a breve termine)

indicatori di risultato

il paziente, durante la degenza, manterrà la saturazione superiore al 90%
il paziente, durante la degenza, mostrerà l’EGA nei limiti fisiologici

interventi

monitorare per rilevare segni o sintomi di distress respiratorio: ° irrequietezza, agitazione, confusione mentale. ° fame d’aria, incapacità di respirare. ° uso dei muscoli accessori della respirazione, retrazione dei tessuti molli dellarea circostante la tracheotomia. ° crepitii nell’area circostante la stomia e a livell del collo e della parete toracica.

Spiegazione scientifica

si po’ andare incontro a distress respiratorio per parziale occlusione delle vie aeree da tappo di muco o per spostamento del tubo. La rilevazione di una resistenza insolita incontrata durante l’avanzamento del catetere per aspirazione tracheale potrebbe indicare una parziale occlusione della cannula interna. La presenza di aria nel tessuto sottocutaneo può indicare un inadeguato posizionamento del tubo da tracheotomia





2^ PROBLEMA COLLABORATIVO

Complicanza potenziale
: emorragia

3^ PROBLEMA COLLABORATIVO

Complicanza potenziale: edema tracheale



PIANO DI DIMISSIONE

Il paziente e la famiglia, alla dimissione dimostreranno la capacità di eseguire le necessarie procedure di toilette delle vie aeree.
effettuare al bisogno l’aspirazione delle secrezioni, secondo la procedura indicata dall’infermiere. Il paziente è stato inoltre informato di assumere giornalmente almeno 2 litri di acqua per rendere le secrezioni più fluide e facilmente rimovibili
 medicare ogni giorno la tracheotomia. Sono stati educati al riconoscimento di segni e sintomi di infezione
Cambiare ogni giorno la contro cannula.
Si consiglia di attivare l’ADI per un assistenza professionale alla gestione dello stoma.
Il paziente dimostrerà di essere in grado di effettuare la tosse e la respirazione profonda.
Il paziente, durante la degenza, è stato informato dell’importanza di un accurata igiene del cavo orale. Alla dimissione si presenta perfettamente autonomo, e anche i familiari sono stati informati circa gli accorgimenti da adottare
Il paziente prima dell’operazione è stato informato che dopo l’intervento non avrebbe più potuto parlare normalmente. Il paziente è stato educato ed incoraggiato all’utilizzo di mezzi di comunicazione alternativi. alla dimissione, al paziente è stato consigliato di rivolgersi a un logopedista per un aiuto alla comunicazione.
Il paziente a causa della nuova condizione fisica, potrebbe avere delle ripercussioni a livello psicologico, quindi potrebbe essere utile contattare un psicologo. È stato educato ad esprimere i sentimenti e le preoccupazioni e condividerle insieme ai familiari. Inoltre sono stati informati della possibilità di rivolgersi ai gruppi di auto aiuto presenti nella comunità.
A causa della nutrizione il paziente potrebbe presentare difficoltà ad alimentarsi. La presenza dell’edema postoperatorio può causare disfagia. Il paziente è stato educato agli accorgimenti da adottare per prevenire l’aspirazione di alimenti o il soffocamento. Il paziente seguirà la dieta fornita dalla dietista ed eseguirà controlli periodici del peso.

Non è necessaria una terapia farmacologica, solo radio o chemioterapia.

 
 
 
 
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