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PIANO SI ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA "IMA"
DEFINIZIONE
Per infarto del miocardio si intende un processo dinamico mediante il quale una o più regioni del muscolo cardiaco subiscono una grave e prolungata riduzione di ossigeno per insufficienza del flusso di sangue coronarico, inizialmente si ha ischemia e poi successivamente necrosi cellulare.
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
1) dolore acuto correlato a ischemia del tessuto miocardico e a manovre invasive (PTCA)
2)ansia/paura correlata a situazione sconosciuta, paura della morte e effetti negativi sullo stile di vita
3)intolleranza all'attività correlata a insufficiente ossigenazione per le attività di vita quotidiana secondaria a ischemia miocardica, immobilità prolungata e farmaci
4) rischio elevato di gestione inefficace del regime terapeutico correlato a insufficiente conoscenza della condizione, dei trattamenti, dei farmaci, della dieta e del follow-up

INTERVENTI DIAGNOSI  1)  (in ordine di priorità)
- istruire il paziente a riferire immediatamente qualsiasi episodio di dolore (motivazione: un intervanto precoce può prevenire ulteriori lesioni e ischemie)
- somministrare analgesici su prescrizione e documentarne somministrazione e risultato(motivazione: un dolore persistente che non viene alleviato con analgesici può indicare una situazione più grave)
- istruire il paziente a riposare durante l'episodio di dolore (motivazione: l'attività aumenta il fabbisogno di ossigeno aumentando il dolore)
- eseguire un ECG a 12 derivazioni durante l'episodio di dolore e  trasmetterlo al medico per la valutazione (motivazione: il monitoraggio ECG durante il dolore può fornire una diagnosi differenziale)
- aiutare il paziente a mettere in atto misure alternative per il controllo del dolore come posizionamento, esercizi respiratori, esercizi di rilassamento (motivazione: il rilassamento riduce la tensione muscolare, diminuisce la FC e evita che gli stimoli dolorosi raggiungano i centri cerebrali superiori e inoltre rafforza il senso di controllo del paziente sul dolore)

OBIETTIVI
1) il paziente  riferirà gli episodi di dolore (breve termine)
2) il paziente riferirà sollievo dal dolore dopo la somministrazione della terapia antalgica (breve termine)


PROBLEMI COLLABORATIVI
1) complicanza potenziale aritmie
2) complicanza potenziale shock cardiogeno
3) complicanza potenziale scompenso cardiaco
4) complicanza potenziale tromboembolia
5) complicanza potenziale IMA ricorrente

INTERVENTI PROBLEMA COLLABORATIVO 1)
1)eseguire un monitoraggio elettrocardiografico per rilevare segni e sintomi di aritmie: ritmo e FC, ipotensione, fibrillazioni (motivazione: un monitoraggio accurato previene ulteriori danni miocardici)
2) eseguire un EGA per monitorare gli elettroliti (motivazione: valori anormali possono dare aritmie)
3) mantenere l'ossigenoterapia secondo prescrizione (motivazione: l'ossigenoterapia aumenta l'ossigeno circolante a disposizione del tessuto miocardico)

OBIETTIVI: Il paziente non svilupperà aritmie (lungo termine)

PIANO DI DIMISSIONE
1) spiegare al paziente e alla famiglia la fisiopatologia dell'infarto e i fattori di rischio: obesità, fumo, dieta ricca di grassi e sodio, stile di vita sedentario, assunzione eccessiva di alcol, ipertensione e diabete
2) insegnare al paziente la rilevazione del polso e istruirlo a identificare eventuali segni e sintomi quali dispnea, dolore, edemi, affaticamento, polso irregolare e aumento di peso
3) istruire il paziente a seguire la dieta prescritta e all'importanza di uno stile di vita più sano
4)istruire il paziente ad una attività fisica graduale in modo da migliorare le sue funzioni fisiologiche e ridurre affaticamento e ipossia
5) fornire informazioni sulle risorse della comunità come centri di riabilitazione, counseling e associazioni
6) spiegare al paziente la terapia prescritta (Aspirina (antiaggregante piastrinico), eparina a basso peso molecolare, nitroglicerina (vasodilatatore periferico), bloccanti beta-adrenergici (atenololo) che riducono la FC e la GC) e gli effetti collaterali e verificarne la comprensione




PROCEDURE CORRELATE AL PIANO:
Preparazione e collaborazione per puntura arteriosa per emogasanalisi
Preparare e collaborare durante la cardioversione elettrica
BLSD
Preparazione di un sistema di monitoraggio invasivo con sistema elettronico

 
 
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