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Embolia polmonare

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EMBOLIA POLMONARE


L'embolia polmonare è dovuta all'ostruzione parziale o totale dell'arteria polmonare o di un suo ramo che impedisce l'afflusso di sangue. I trombo-emboli sono la causa più comune di ostruzione; la maggioranza ha origine da trombosi venose profonde a livello degli arti inferiori. Il materiale embolico può essere costituito da aria, grasso, liquido amniotico, materiale settico, frammenti ossei.
L'evento è caratterizzato dal passaggio in circolo di un corpo estraneo che migra secondo la corrente del circolo e ostruisce un vaso distale.
La gravità dei segni e sintomi associati dipende dalla dimensione dell'embolo e dalla porzione di polmone interessata dall'alterata perfusione.
L'embolia può presentarsi d'amblèe come evento isolato oppure sottoforma di episodi minori ripetuti. I sintomi sono dispnea, dolore toracico laterale di tipo pleurico o retrosternale di tipo cardiaco, tosse stizzosa, emottisi e sincope; i segni sono tachipnea, tachicardia, ipotensione, trombosi venosa profonda e cianosi.

DIAGNOSI

 Ipossia-compromissione degli scambi gassosi correlati ad alterazione dl rapporto ventilazione-perfusione
 deficit di conoscenza circa la terapia anticoagulante
 compromissione dell'adattamento familiare ad una situazione di rischio per la vita

Ipossia-compromissione degli scambi gassosi correlati ad alterazione dl rapporto ventilazione-perfusione

PRIORITA' ASSISTENZIALE:
mantenere i livelli dei gas ematici nei limiti normali:ph tra i 7,35 e 7,45; PaCO2 da 35 a 45 mmHg; HCO3 da 22 a 26 mEq/L; PaO2 da 80 a 100 mmHg; SaO2 superiore a 90%.

OBIETTIVI
mantenere i parametri respiratori e vitali entro i limiti della norma;
mantenere liberi i campi polmonari bilateralmente;

INDICATORE DI RISULTATO
entro 48 dall'insorgenza dei sintomi, il pz avrà parametri emogasanalitici entro i limiti della norma, in particolare il ph tra 7.35 e 7.45; PaO2 da 80 a 100 mmHg; PaCO2 da 35 a 45 mmHg; HCO3 da 22 a 26 mEq/L e SaO2 superiore al 90%; all'auscultazione il pz presenterà i campi polmonari liberi bilateralmente, non presenterà dispnea, non avrà bisogno di ventilazione meccanica.

INTERVENTI:

Accertare la funzione respiratoria almeno ogni ora e rilevare eventuale presenza di dispnea e tachipnea, sibili, rumori polmonari diminuiti, crepitii e ronchi e irrequietezza.
  IL MONITORAGGIO CONTINUA PERMETTE DI COGLIERE L'EVOLUZIONE DEL QUADRO E VALUTARE L'EFFICACIA DEGLI INTERVENTI; LA TACHIPNEA è UN SEGNO CARDINE DELL'EMBOLIA POLMONARE CHE SI METTE IN ATTO COME MECCANISMO DI COMPENSO PER AUMENTARE L'OSSIGENAZIONE; LA DISPNEA è CAUSATA DALL'ALTERAZIONE DEL RAPPORTO VENTILAZIONE- PERFUSIONE; I SIBILI DERIVANO DALLA BRONCOCOSTRIZIONE CHE SEGUE L'IPOCAPNIA; LA DIMINUZIONE O ASSENZA DEI RUMORI RESPIRATORI SONO DOVUTI ALLA RIDUZIONE DEL SURFACTANTE CHE DETERMINA ATELECTASIE.; L'IRREQUIETEZZA SINO AL SOPORE RIFLETTONO L'IPOSSIEMIA CEREBRALE.
monitorare l'emogasanalisi e valori della SaO2 secondo prescrizione e valutare i risultati
INDICANO IL GRADO IPOSIEMIA E CONSENTONO DI VALUTARE LA GRAVITA' DELL'EMBOLIA POLMONARE E L'EFFICACIA DEGLI INTERVENTI.
Somministrare O2 secondo prescrizione
LA SOMMINISTRAZIONE DI O2 PREVIENE IL DANNO IMMEDIATO DA IPOSSIEMIA, CHE Può CONSISTERE IN ARITMIE, ISCHEMIA CEREBRALE E INFARTO DEL MIOCARDIO.

Alzare la testata del letto di 30-45 gradi
QUESTA POSIZIONE FACILITA L'ESCURSIONE POLMONARE


PROBLEMI COLLABORATIVI
complicanza potenziale: embolia ricorrente
complicanza potenziale:insufficienza ventricolare destra
complicanza potenziale:rischio di complicanze correlate alla terapia anticoagulante e alla terapia trombolitica

rischio di complicanze correlate alla terapia anticoagulante e alla terapia trombolitica

PRIORITA' ASSISTENZIALE
monitorare la somministrazione della terapia per prevenire situazioni indesiderate.

OBIETTIVI
prevenire o ridurre al minimo le complicanze

INDICATORI DI RISULTATO
Durante la degenza il pz non presenterà sanguinamento o solo di lieve entità inoltre non presenterà segni di embolia ricorrente

INTERVENTI
Somministrare eparina secondo prescrizione, a basso peso molecolare o eparina non frazionata in infusione continua e monitorare il tempo parziale di tromboplastina attivata quotidianamente o secondo protocollo.
L'EPARINA è UN POTENTE ANTICOAGULANTE CHE INATTIVA LA TROMBINA E BLOCCA L'ULTERIORE FORMAZIONE DI TROMBI

Somministrare trombolitici secondo la prescrizione e monitorare eventuali episodi di sanguinamento.
I FARMACI TROMBOLITICI DISSOLVONO IL TROMBO FORMATO FACENDO COSì REGREDIRE LA SINTOMATOLOGIA. LE UNITà DI SOMMINISTRAZIONE VARIANO A SECONDA DELL' ENTITà DELLA PATOLOGIA.
Garantire un secondo accesso venoso per permettere i prelievi di sangue assicurando la pervietà del sito di infusione con somministrazione di boli di soluzione fisiologica. Collaborare con il medico per limitare l'interazione tra anticoagulanti, trombolitici e altri farmaci.
LA TERAPIA ANTICOAGULANTE E TROMBOITICA AUMENTA IL RISCHIO DI SANGUINAMENTO, PER CUI IL SECONDO ACCESSO VENOSO SERVE PER EFFETTUARE PRELIEVI DI SANGUE SENZA AUMENTARE IL RISCHIO DI SANGUINAMENTO DA Più PENTUREVENOSE . LA PRECOSE RILEVAZIONE DEI LIVELLI D SCOAGULAZIONE PERMETTE DI GUADAGNAE TEMPO PER REGOLARE IL DOSAGGIO PRIMA CHE INSORGA UN'EMORRAGIA MASSIVA.
Dare al pz e alla famiglia tutte le informazioni necessarie sulla terapia anticoagulante prescritta e indicazioni per un trattamento anticoagulante sicuro .
QUESTE INFORMAZIONI PERMETTONO DI PREVENIRE LA FORMAZIONE DI COAGULI E LE COMPLICANZE EMORRAGICHE.

DIMISSIONE
Al momento della dimissione la pressione arteriosa del pz , polso e respiro sono stabili; i valori dell' emogasanalisi sono nei limiti della norma per il pz,
Al momento dell'ingresso il pz si presentava dispnoico e tachipnoico con dolore toracico che peggiorava durante l'inspirazione. La pressione arteriosa ha determinato una curva di valori tra i 100 e i 50. Durante la degenza il pz ha presentato un miglioramento della respirazione con SaO2 tra 95/97%. Lo stato psicologico del pz è migliorato ottenendo una migliore compliance alla terapia e all'ospedalizzazione. Il pz ha imparato a gestire la terapia autonomamente e dimostra di aver capito il motivo e l'importanza del trattamento. Alla dimissione,il pz viene dimesso al proprio domicilio con un foglio di terapia, il quale evidenzia che il pz ha iniziato la terapia con eparina a basso peso molecolare.  A domicilio il pz deve assumere una dieta priva di notevoli variazioni nel contenuto di vit. K; in caso di modifiche importanti delle abitudini alimentari (es. divenire vegetariano) è necessario avvertire in anticipo il medico:
Da evitare prezzemolo (consentito solo come "ornamento"),verze, attenzione per broccoli, cavoletti, cavolo cappuccio, spinaci, lattuga, attenzione per asparagi, avocado, piselli, lenticchie, semi di soia, notevoli variazioni altra insalata verde, fegato. A domicili il pz deve continuare la terapia anticoagulante orale attraverso l'assunzione di anticoagulanti orali quali acenocumarolo  (sintrom). Il pz deve sapere che per qualsiasi dubbio o problema non dee esitare mai a chiedere al Centro TAO; Portate sempre con se, tra i documenti, un cartellino che indichi chiaramente che utilizzate anticoagulanti orali; Non assumete farmaci (anche d’erboristeria) senza aver prima parlato col medico o col farmacista, ricordando che utilizzate gli anticoagulanti, evitate iniezioni intramuscolari; Assumere l’anticoagulante orale sempre alla stessa ora (circa un’ora prima di cena o circa 3 ore dopo cena); adottate un sistema certo per non confondersi nell’assunzione del farmaco (ad esempio segnare sul calendario la dose da assumere nei giorni successivi e spuntare subito dopo aver preso il farmaco).  Scegliere il sistema a voi più comodo, ma deve essere sicuro! Evitate sport o attività rischiose per traumi o ferite; In caso di piccoli sanguinamenti applicare una forte pressione con fazzoletto o garza puliti in modo da fermare o ridurre l’emorragia (se sanguinamento nasale comprimere con forza con due dita la punta del naso per almeno 3-4 minuti d’orologio e poi attendere prima di risoffiarsi il naso). Se il sanguinamento sembra importante recarsi in pronto soccorso; se il sanguinamento persiste senza essere importante contattare il medico o recarsi in pronto soccorso; se il sanguinamento si arresta con facilità comunicare il fatto comunque, senza urgenza, al medico; Avvisare il medico in caso di:
urine molto scure o rossastre, feci nerastre, comparsa di "disturbi di stomaco" non presenti in precedenza, mestruazioni chiaramente più abbondanti del solito.

 
 
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